Virus chiama Virus: dai pipistrelli ai maiali, il nuovo zoo globale

Introduzione, editing e Copy Cristian Arni

Ma insomma, non è ancora passata la “buriana”, attenuata in parte da questo caldo estivo, che vede il Corona Virus depotenziato, che subito si grida ad un nuovo, contagioso virus proveniente sempre dalla Cina, questa volta collegato ai maiali, al momento questo è ciò che dicono. Bene, si prospetta un futuro all’insegna della guerra batteriologica; aperta la pista dal Covid-19 avanti il prossimo. Intanto Pechino schiaccia Hong Kong, reprime duramente ogni atto di indipendentismo, la soppressione più feroce, come dimostrano le immagini e i servizi dei telegiornali. Ora, cercare una relazione tra i due argomenti è quanto mai impresa ardua e nemmeno vi proveremo, ma pensiamo che la Cina davvero abbia poca voglia di scherzare e che presto, tra virus e governo di Pechino ne vedremo delle belle, se le cose non muteranno aspetto. Così adattandoci alle circostanze, siamo alla III^ serie di questa rubrica relativa la pandemia con un nuovo nome, che è tutto un programma: 

 

DIARIO DELLA RINASCENZA INVISIBILE E DELLA DECADENZA VISIBILE

 

 

 

 

di ANTONIO SACCA’

Fossimo in un’altra epoca, la faccenda sarebbe pervenuta ai duelli. Ormai la disputazione tra scienziati, medici in specie, ma anche intellettuali, giornalisti è pervenuta all’esasperazione, all’insopportabilità vicendevole, allo sfregio, giusto che sia tale, spero che la polemica si accentui e si spinga ad una chiarificazione di vinti e vincitori, e che coinvolga la gente. Si tratta di questioni decisive. Al dunque, siamo alla battaglia (quasi) finale tra coloro i quali credono che il Virus sia vivo, contagiosissimo, capace di ritornare in autunno, e perché proprio in autunno andrebbe chiarito, e coloro i quali sostengono che il Virus è clinicamente morto, che non c’è nessuna ragione per sostenere che tornerà, che se tornerà abbiamo conoscenze, anticorpi, farmaci, attrezzature, esperienza, addirittura vi è chi (Tarro) sostiene che il Virus non è una influenza quindi non ha determinazione a ritornare (escludo chi sostiene che il Virus non esiste ma è una infiammazione che proviene da circuiti elettromagnetici, semplifico, eventualmente ne dirò, vi è la tesi di una infiammazione da ambiente contaminato, statico). Chi sostiene che il Virus è vivo e tornerà espone le seguenti ragioni: vi sono ancora contagi nel mondo, molti ancora muoiono, moltissimi sono contagiati e quindi non si può assolutamente sostenere che sia morto il Virus, muore la gente non il Virus, inoltre in paesi in cui il Virus sembrava estinto, come la Cina, il Virus è riapparso. Sono ragioni apparentemente convincenti. Le ragioni di coloro i quali dicono che il Virus è clinicamente morto (Zangrillo, Remuzzi, Bassetti) sono le seguenti: in Europa i casi sono rarissimi, i morti pochissimi e commisurati alla quantità delle persone ed alle morti per altre cause assolutamente marginali, sulla ripetizione del Virus non si può assolutamente sostenere la certezza, anche perché taluno ritiene che non si tratta di influenza (Tarro) che si ripete, ma proprio di una epidemia che ha un decorso e sparisce come pericolo. Il “clinicamente morto” è decisivo, significa che il Virus è in crisi di forza, quindi le misure di protezione, maschere, distanziamento, sono “fuori moda”, come portare il cappotto d’estate. In Europa ed in Italia i morti sono scemati radicalmente, perché dovremmo dire che il Virus è pericoloso se non lo è nei fatti, sostengono tali medici? Se di fatto, nei fatti non è mortale, nessuno può sostenere con certezza che tra qualche settimana, qualche mese avremo dei morti e dei contagiati mortali, meno che mai vale l’accostamento alla epidemia detta “spagnola” sorta in altra epoca, con altre condizioni mediche, e trattandosi allora di una influenza mentre il Virus odierno non sarebbe un’influenza (Tarro). Allora a che dobbiamo questa insistenza che il Virus esiste robustamente e tornerebbe? Ad una destabilizzazione dell’Occidente da parte della Cina? Al dominio delle case farmaceutiche? Ad entrambi i fattori? Alla malavita che acquista beni a minimo costo: alberghi, ristoranti? Un attacco cinese principalmente agli Stati Uniti? Questi presunti obbiettivi necessitano della persistenza del Virus, quindi Organizzazione Mondiale della Sanità, Case Farmaceutiche, medici corrotti favorirebbero questo proposito? I sostenitori della persistenza del Virus respingono ogni teoria avversaria e mostrano paesi, Stati Uniti, Brasile, America del Sud dove i contagi e le morti sono possenti, prepotenti, incontenibili. Ma è così o vi è una strategia diversa, lasciar correre il Virus, in taluni casi per mancanza netta di strumenti ospedalieri, in altri per una scelta ideologica che non pone la salute come valore primario, in altri per condizioni di povertà, condizioni igieniche subumane? È così, i giudizi devono essere circostanziati, non possiamo confrontare paesi con differentissime situazioni. E torniamo in Europa, continente presso che devirizzato. No, i tifosi del Virus persistono, ed il Consiglio Superiore della Sanità emette una lunghissima valutazione in merito al Virus clinicamente morto, differenziandolo dal Virus morto assolutamente. Se qualche lettore ha curiosità e piacere dell’onesta legga la Dichiarazione del Consiglio Superiore della Sanità. È, credo, la più estesa formulazione di un attaccamento alla malattia mai certificata. In sostanza, la morte clinica del Virus non significherebbe la morte del Virus, per questo fine occorrono ulteriori stati e misure: quarantena, isolamento, controlli, con settimane e mesi prima di consentire ad un individuo di considerarsi guarito e tornare tra esseri umani. Non ho mai letto una esposizione di nevrosi ossessiva paranoide come la Dichiarazione. Le prove che un individuo dovrebbe superare gareggiano con il sadismo di “Centoventi giornate di Sodoma” del Marchese De Sade. È un efferato atto di dominio sul pover’uomo che ha avuto la mala sorte di…guarire! Ecco perché il sospetto che si voglia dominare la società con la scusante di curarla rigorosamente insorge fulmineo. Perché il risultato di tanto rigore terapeutico è la rovina dell’economia, a parte il potere medicopolitico, politicomedico, e l’attesa millenaristica del vaccino, che ha necessità di un Virus sveglio, un Virus morto uccide il Vaccino, con grandi sofferenze di chi si aspetta covoni d’oro.
Risultato: siamo un’economia in (s)vendita, il nostro Paese sta diventando succube di altri paesi, abbiamo un Governo che improvvisa continuamente piccoli interventi di elemosinucce privissime di efficacia produttiva e di occupazione, circumnavighiamo la solita economia dell’elemosina di Stato. Chiudono alberghi, chiudono bar, chiudono ristoranti, chiudono prima di fallire aprendo. Stiamo attuando un miracolo: mentre il Virus, di fatto, muore e la Nazione potrebbe rifiatare, facciamo morire la Nazione e culliamo il ritorno di Virus. Intanto, gli Stati Uniti non metteranno piede in Europa turisticamente, forse apriremo gli aeroporti ai cinesi, ed in autunno quando vi sarà una normale influenza i tifosi del Virus diranno che il Virus è finalmente tornato. Ed i Vaccini danzeranno. Scommettiamo?

Author: Cris

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