a cura di Cristian Arni
Riceviamo il seguente Comunicato Stampa, un invito a partecipare liberamente alla presentazione di un libro che parla di storie vere, storie di confine. Il libro pone l’accento sui centri di “accoglienza”, in cui le vite dei migranti sono a dir poco, precarie. Nel libro si parla di questi “lager”, perchè questo sono i Centri permanenza per i rimpatri, in cui si consumano i giorni in attesa di esser riportati in patria.
“C’è un dato scomparso dalla storia ufficiale, quello di coloro che in Italia hanno perso la vita a causa della detenzione forzata nei centri per immigrati. Luoghi in cui non valevano e non valgono nemmeno le garanzie dei regolamenti penitenziari, spazi pensati esclusivamente come zoo temporanei per persone…”
COMUNICATO STAMPA
8 novembre 2019, ore 19:30 – Spazio M3, via Lodovico di Savoia 2b
Roma, 8 novembre 2011 – Questa sera, 8 novembre, alle ore 19:30 presso spazio M3, via Lodovico di Savoia 2b Roma, si terrà la presentazione del libro Mai più – la vergogna italiana dei lager per immigrati, edito da Left e curato da Yasmine Accardo (lasciatecientrare) e Stefano Galieni (associazione diritti e frontiere).
Una verità scomoda, sul suolo italiano, a poche manciate di metri dalle nostre vite. Frammenti di storie di detenzione amministrativa in cui, spesso, l’abuso è la regola. La verità dei CPR raccontata dagli stessi attivisti in mobilitazione permanente da 20 anni per sostenere le lotte di quanti sono rinchiusi in questi veri e propri lager.
“Non è più tempo di stare in silenzio. Le storie narrate nel libro gridano per essere ascoltate – tuonano i curatori del volume – C’è un dato scomparso dalla storia ufficiale, quello di coloro che in Italia hanno perso la vita a causa della detenzione forzata nei centri per immigrati. Luoghi in cui non valevano e non valgono nemmeno le garanzie dei regolamenti penitenziari, spazi pensati esclusivamente come zoo temporanei per persone.”
All’incontro parteciperanno, oltre a Yasmine Accardo e Stefano Galieni, anche Grazia Naletto, Annamaria Rivera, Giovanni Russo Spena e Simona Maggiorelli in veste di moderatrice.
Ingresso libero