breve introduzione di Cristian Arni
Nego il negazionismo! Ciò equivale ad affermarlo, come poli opposti che annullandosi confermano la propria legittimità? No davvero! Nego ciò che non possa essere confutato concretamente! Il suo utilizzo ed abuso, troppo, in questi ultimi mesi, specie in queste settimane ed ultimi giorni sta inverando movimenti negazionisti contro ogni cosa! Qui si finisce di negare anche la realtà! Bisognerebbe usare maggiore attenzione alle parole che si usano; il negazionismo è un termine che designano quelle frange che negano l’esistenza della Shoa! Parlare di negazionismo nei confronti di qualsiasi fenomeno socio- culturale, politico- economico, infine con riferimento alla pandemia da Covid-19 equivale a confermare un’uniformità linguistica che non sa discernere la realtà dalla sua manipolazione, o se vogliamo: il reale dalla sua percezione. Cert, possiamo utilizzare il termine “negazionismo” in riferimento a qualsiasi cosa, benchè sia connotato con il fenomeno della Shoa, ma temo che si stia cedendo il passo troppo oltre la soglia della decenza e della parsimonia, Si può negare qualcosa quando se ne ha indiscutibilmente ragione, confermata da prove tangibili, concrete e reali che discutono quella realtà accolta socialmente dalle consuetudini: sociali, economiche, storiche, culturali, religiose ecc. Orde di negazionisti ad libitum non fanno altro che peggiorare e nuocere alla definizione del reale, i negazionisti ad oltranza dovrebbero poter dimostrare con prove certe, le proprie tesi e teorie, oltre a dirsi “contrari”per il mero gusto di contestare!
di Antonio Saccà
‘L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che entriamo in una fase depressiva da parte degli individui e addirittura dei popoli, in ogni caso di ampi gruppi sociali. Sensata questa affermazione. Ma ritengo che sia uno degli scopi della direzione politica e ideologica della pandemia. È indispensabile una considerazione. Coloro i quali ritengono che vi siano degli scopi in questa pandemia non negano l’esistenza del Virus o di che altro negano però che esso sia neutro e non abbia una direzione. Questa è la differenza dei presunti negazionisti da chi ritiene senza direzione, regia il Virus, la pandemia. Nessuno può negare l’evidenza, che vi sono forme infettive, quello che si sostiene da taluni è che il Virus è stato ed è ancora “diretto” per un calcolo politico ed economico. Ecco la differenza tra i cosiddetti negazionisti e gli altri, non è negazionismo del Virus ma delle caratteristiche del Virus, ed è negazione della inesistenza di una regia, dunque i così detti negazionisti affermano che il Virus ha scopi politici ed economici, che se si difende in un modo o in un altro la salute si può avere per fine rovinare o non rovinare la propria o l’altrui condizione socio- economica. Per chiarire: se è accertato che la Cina ha creato il Virus, o ha taciuto la sua esistenza, ecco un uso politico ed economico del Virus. Continuando, se si afferma, senza la minima base scientifica, che il Virus tornerà in autunno (da ultimo ipotesi nettamente smentita da Massimo Clementi, noto docente del San Raffaele), e si bombarda letteralmente la popolazione di tremori, ansie apocalittiche, senza la minima correttezza situazionista, ad esempio non stabilendo la proporzione tra popolazione e contagiati, popolazione e decessi, certezza dei decessi per il Virus, condizioni igieniche, sanitarie, economiche dei vari luoghi, si genera una informazione all’ ammasso senza realismo cagionando paura, incertezza, instabilità, quanto si finge di combattere. Voglio essere netto: gridare continuamente al pericolo non tutela dal pericolo all’opposto fa scaturire l’ossessione del pericolo. Ne ho già scritto, avviene quanto teorizzato in psicoanalisi: il pensiero del male da cui difendersi diventa il male perennemente incombente e si finisce con il vivere sotto il segno del male possibile anche quando il male non c’è o comunque occorrerebbe vivere superando il male non schiacciati dal male. Ed infatti abbiamo la depressione. Vero, sicuro, una depressione “voluta” per l’oppressione informativa, specialmente, che ci raffigura un mondo senza scampo. Su questo progetto angoscioso non dovrebbero esserci dubbi. Ma si dice: come dubitare della rovinosa pandemia se la gente si contagia e muore! Allora, precisiamo ancora. Non vi è certezza che la gente muore per il Virus, esistono ampi fattori concomitanti, non si considerano le proporzioni tra popolazione, contagiati, decessi, come ho scritto. Nel mondo muoiono ogni giorno bambini con numeri orribilmente superiori ai decessi per Virus, orribilmente superiori, ripeto, una calamità durevole, sottaciuta. Che intendo affermare? Che se un fenomeno viene evidenziato diventa più rilevante di un fenomeno assai maggiore ma taciuto. Ecco in che consiste l’uso politico ed economico dell’informazione. Il che è micidiale. E che uso politico ed economico si sta facendo dell’informazione, oggi? La distruzione, tentata, degli Stati Uniti e dell’attuale Presidente. Ho esperienza di sociologia delle comunicazioni, ho insegnato Sociologia, ormai non dovrebbero esserci dubbi, vi è un tentativo ampio, vario, multilaterale di danneggiare radicalmente gli Stati Uniti e l’attuale presidenza, di immettere la Cina in Europa, oltre i luoghi in cui è già presente, e particolarmente in Italia, sia in terreno economico sia con una teorizzazione della recuperata sovranità dell’Europa dagli Stati Uniti, con l’assurda convinzione che saremmo sovrani se in relazioni maggiorate con la Cina. Dunque, attenzione. Il Virus esiste, è contagioso, è controllabile secondo le situazioni, non è atroce e mortifero come le pandemie di altre epoche o come altri mali di cui non si parla, è pericolosissimo non tanto nel suo aspetto di vulnerabilità della salute ma nel suscitare una vera malattia mentale che invalida l’iniziativa, toglie fiducia, devastando le società occidentali che non reagiscono, è il caso dell’Italia, con propositi imprenditoriali ma statalistici assistenziali. Nel lungo periodo questa insistente paura del male susciterà la “voluta” conseguenza, la depressione mentale ed economica. Ma il rischio estremo per l’intero Occidente sarebbe ritenere gli Stati Uniti un malato ed il Presidente attuale causa della malattia e credere che la stabilità e la salute, la sovranità, il benessere ci possano giungere dalla Cina. Sarebbe la catastrofe. Ma tutto e quasi tutti, a principiare dalle modalità dell’informazione, tendono a rovinare gli Stati Uniti, a separare l’Europa dagli Stati Uniti, a illudere che diverremmo sovrani (non sono i sovranisti ad avere questa illusione, sono gli anti- capitalisti) senza gli Stati Uniti Ho sempre teorizzato il sovranismo europeo, addirittura ho scritto un libro: Europa o Morte (2001), ma in questo momento salvare gli Stati Uniti è salvare l’Europa. Ormai il Virus si è intrecciato con la politica, ed è un Virus anti- occidentale, anti- americano, anti- imprenditoriale, anche se vengono proposti mutamenti tecnologici evolutivi, ma contro l’imprenditoria. Credere che il Virus sia un argomento riguardante semplicemente la salute è quel che si vuole, per nascondere i fini economico politici. Il Virus è cinese di nascita e con scopi cinesi. È un Virus in doppiopetto.