Nuove e vecchie usanze, la s(q)uola cambia abitudini; studenti di ieri e studenti di oggi ecco cosa distingue le presenti generazioni da chi li ha preceduti. I tempi cambiano e la scuola si adegua nel bene e nel male, scopriamo come nell’articolo firmato da…
Benedetta Marchese
Il registro di classe, croce e delizia di tutti gli studenti del mondo, sta per essere chiuso
definitivamente in un cassetto. A prendere il suo posto il cosiddetto “registro elettronico”, grazie al
quale sia gli insegnanti che gli studenti attestano la loro presenza all’interno del plesso scolastico di
appartenenza. Insomma, il temutissimo registro fatto di carta e d’inchiostro, dove fino a qualche
anno fa la maestra faceva scivolare la penna prima di una interrogazione creando il panico fra chi
era cosciente di non aver studiato e sperava in un miracolo o dove era scritto il tuo nome perché
avevi fatto una marachella al compagno di banco, sarà solo un bel ricordo. Anche la scuola vuole
stare al passo con i tempi e soprattutto con la tecnologia, tanto che al Pio IX di Treviso – Istiuto
paritario che ospita al suo interno ben 1500 alunni fra la scuola per l’infanzia, la primaria, la
secondaria e i rispettivi tre licei – il Preside Simone Ferraro ha deciso di fare qualcosa di davvero
bizzarro: introdurre tornelli e badge per insegnanti e alunni. L’obiettivo è quello di controllare in
modo istantaneo le entrate e le uscite da scuola di tutti; barriera anti-intrusione per una maggiore
sicurezza sia per i ragazzi che per l’istituto stesso, già vittima di furto nei mesi scorsi. Dunque, ogni
visitatore prima di far ingresso sarà registrato. L’idea non è stata gradita da tutti, soprattutto dalle
teste calde, poiché marinare la scuola ormai non sarà più un gioco da ragazzi. Infatti una volta
strisciato il badge l’alunno segnala la sua presenza sul registro di classe elettronico, consentendo
anche ai suoi genitori di constatarne l’entrata. Lo stesso vale per l’uscita. Per quanto concerne
invece i docenti, la situazione è controversa. C’è chi sostiene infatti che l’introduzione del badge
per il corpo docente sia illegittimo in quanto, secondo la normativa della scuola 2006/2009 e in
quella successiva del 2006/2008 il solo obbligo per i docenti di attestare la loro presenza sul posto
di lavoro è formalizzata con la firma sul registro di classe. Inoltre, anche il D. lgs 150/2008 e quello
75/2017 non hanno apposto alcuna modifica a riguardo. Al contrario, molti insegnanti non hanno
mosso polemiche, anzi hanno accolto la novità con entusiasmo e proponendosi come esempio per i
ragazzi. Aspettando nuovi sviluppi, l’augurio che facciamo è quello che la scuola rimanga, badge si
o badge no, luogo di aggregazione e di cultura dove ognuno possa, attraverso lo studio, imparare a
conoscersi e conoscere, rispettandosi e rispettando.