da redazione
Noi della redazione di CHPO esprimiamo solidarietà con i lavoratori tutti del colosso del commercio elettronico, Amazon, per le condizioni di lavoro ai limiti dello sfruttamento, tra disparità di trattamento, ritmi ossessivi e disumani di lavoro, diritti dei lavoratori privi di ogni garanzia. Lo sciopero è sostenuto dalle sigle sindacali di CGlL- CISL- UIL. La richiesta è la garanzia e la tutela dei lavoratori del reparto magazzino e dei corrieri che lavorano senza alcuna forma di garanzia o tutela, specie in questo momento di forte crisi ed emergenza sanitaria. Il senso della protesta sono la sicurezza e l’adeguamento dei salari; i lavoratori di tutta Italia si sono fermati oggi: a Passo Corese come a Milano e Genova, ovunque la protesta è dovuta allo stop alle trattative sul contratto. L’incremento eccessivo di lavoro e l’estensione dell’ orario oltre le otto ore non è commisurato da un adeguato trattamento contrattuale, specie per i lavoratori a tempo determinato i quali sono privi di ogni garanzia di continuità; la colpa della mole di lavoro, già oltre i limiti, è dovuto alla pandemia che ha incentivato l’acquisto online andando però a sovraccaricare i “dipendenti”. Pare che l’algoritmo di Amazon non sia stato messo in condizione di gestire il flusso di ordini incessanti in arrivo, fanno sapere i lavoratori che lanciano un appello agli utenti: “Oggi non fate acquisti su Amazon“. Noi ci auguriamo che le parti sociali, i vertici del colosso del commercio online e le sigle sindacali possano raggiungere ad un accordo quanto prima, a tutela e garanzia della salute e dei diritti dei lavoratori.