Rubrica: Diario quotidiano della Peste a cura del Prof. Antonio Saccà
Editing, copywriting, graphic a cura di Cristian Arni : E’ una guerra commerciale! una catastrofe per l’economia, chiesto il deficit, 25mld concessi, esercizi commerciali chiusi da oggi eccetto: tabaccherie, ci sembra giusto in questo momento è prioritario; farmacie e para- farmacie insieme a carrozzerie e meccanici, gommisti ed elettrauto, oltre agli…allora empori, drogherie, supermarket, store, alimentari ove reperire generi di prima necessità: i biscotti di questa o quella marca sembrerebbero essere un genere di prima necessità insieme a tanti altri prodotti, più o meno gluten free, palm oil free, ma con E313 e simili aggiunti oltre ad altre schifezze varie, ma no, non siamo affatto catastrofitti, ci piace svolgere riflessioni sulle circostanze, e quanto sta avvenendo in queste ore; il Prof. Antonio Saccà ci inoltra il suo pensiero che noi, colmi di gratitudine, pubblichiamo per farvelo conoscere, certi apprezzerete lo stimolo che ci viene offerto dal Prof. Saccà.
testo del Prof. Antonio Saccà
post del 12/03/2020

DIARIO DELLA GRANDE PESTE E DI PICCOLE PESTI.
Che disgrazie non poter rispettare e considerare chi sarebbe opportuno, necessario rispettare e considerare in momenti come il presente! I fatti. Dodici marzo, esco per tempo e mi reco alla Banca, nessuna fila ,mi considero avvantaggiato, una donna all’ingresso mi chiede che servizio intendo utilizzare,dico: alla cassa, mi fa entrare. Prendo un numeretto osservo se può essere il mio turno, non c’è anima, mi presento al cassiere, anzi:cassiera, la quale a scorgermi mi chiede con voce infastidita: come mai lei qui? Non riesco a capire,devo dimostrare perché sono presente’ Dico: versare e ritirare. Non si può fare!,mi dichiara l’irritata. Ma non è una cassa?, domando.Non sono consentite attività di cassa se non vi è una stretta necessità, mi ribatte. Se vengo c’è necessità, controbatto. Non è così ma era come chiedermi una risposta del genere. La cassiera è indispettita, un suo vicino di funzioni le dà forza quasi io fossi entrato in un luogo proibito.Sono sbalordito nessuno ha detto che le operazioni di cassa non sono consentite, anzi hanno detto che le banche restavano aperte. Sia che sia , mi contentano, il denaro messo tra due fogli,rapida uscita, la portiera mi consiglia di non farmi trovare nella strada che potrei incorrere… Cerco di trovare dell’alcol, avevo tentato di trovarlo avantieri senza riuscire, ed oggi ritento, non è concepibile che una merce così normale sia sparita dai banconi. La situazione è peggiore di quella delle Banche, l’alcol non la tiene un negozio, non ce l’ha un altro negozio, non ce l’ha il supermercato, non ce l’ha un altro supermercato , addirittura nessuna sostituzione o qualcosa di sconosciutissimo a prezzo triplicato…Ecco,perdiamo la fiducia! Misure severe, appropriate, necessarie, severe, e poi attività malmesse e speculazione in campo alimentare o di merci. La gente contribuisce a questo perché la olla degli acquirenti è tale che evidentemente rincarrerà i prezzi dei prodotti… Tra qualche settimana o qualche giorno l’alcol ricomparire a prezzo maggiorato, le mascherine sparite, le arance a costo maggirato con buccia grossa, non valgono, l’arancia deve avere la buccia fine, luccicante ed essere siciliana! Ci salveremo dal Virus, dal morbo, ma dalla crisi economica e dalla speculazione non ci salveremo. E ci vorrà tempo , molto,per ritrovare fiducia. Con il pericolo che ci scaraventino misurre più dure. Strade deserte ,gli autobus vuoti, l’unica cosa che si riempie sono le file ai supermercati e gli affari che li risarcirà. Non tutti ci rimetteranno da questa vicenda!