ODIssea di una…delle mascherine

DIARIO DELLA GRANDE PESTE E DI PICCOLE PESTI

 

 

di Antonio Saccà

 

 

 

 

 

Ho cercato di informarmi sulla questione forse internazionale ma di sicuro italianissima riguardante le mascherine, ne avevo valutazioni intuitive ma non accertate, e per quanto la comunicazione sulla pandemia è non solo giornaliera ma per l’intero giorno incredibilmente si discute minimamente degli elementi costitutivi della situazione, e tra gli elementi costitutivi, le mascherine. Ormai le indossano presso che tutti, di vari colori, di vari formati, con delle connotazioni personali, tentativi di eleganza, volevo capire radicalmente la loro funzione, la loro utilità… Ne so qualcosa ma accertarsi è opportuno. Dunque, quelle di uso generalizzato, costano pochissimo, molti le combinano a casa, un pezzo di stoffa allacciata al capo o agli orecchi, posta sul naso e sulla bocca in linea di principio, avrebbe una funzione di trattenimento delle famosissime goccioline che si muovono nell’aria le più grosse cadono le più piccole invece fanno un percorso di uno, due metri e quindi possono a vicinanza colpire, inoltre le mascherine tutelerebbero da improvvisi starnuti, colpi di tosse. Tutelano il sano dal malato trattenendo le manifestazioni di quest’ultimo. Ma il Virus può penetrare in questo tessuto e quindi propagarsi comunque, la difesa fondamentale sarebbe, è il distanziamento sociale, la mascherina è aggiuntiva, valgono in ambiente chiuso, autobus, metro … Chiedo se esistono mascherine del tutto protettive o maggiormente, massimamente protettive. Esistono! Impediscono ogni rapporto respiratorio improtetto con il mondo esterno, nelle sale chirurgiche, in ambiente asettico le maschere impediscono ogni emissione infettiva, ed esiste un’altra maschera che non solo impedisce di infettare ma impedisce di essere infettati, è una mascherina elaborata, attiva per sei ore, costosa… E’ la maschera dei miei sogni, fin dal momento in cui è accaduto il Virus ho concepito che la soluzione prima del vaccino e per evitare o limitare il contagio è la maschera o mascherina perfezionata. Trovata la soluzione? Fosse così, perché lo Stato invece di costringere a modificazioni logistiche dispendiose, alterazioni della vita associativa non potenzia la produzione di queste mascherine, ne abbatte i costi, aiuta l’acquisto, non ne sostiene il perfezionamento? Mi si risponde che le difficoltà a trovare il rimedio al contagio sta nelle case farmaceutiche, le quali avrebbero un colpo se i contagi svanissero, un medico mi diceva che la cura antivirale addirittura esiste, sarebbe nella somministrazione di ozono. A parte anti infiammatori, ed anticoagulanti… Dico quel mi si è detto. E’ un campo non mio. Però, il buon senso, la capacità deduttiva è universale. Se una mascherina impedisce l’emissione virale, se una mascherina impedisce sia l’emissione virale sia l’immissione virale non si dovrebbe studiare di raggiungere un grado massimo di protezione invece di scardinare la società ed il sistema produttivo? Non cammineremmo con il metro in tasca, non assalteremmo negozi, bar, ristoranti, treni, automobili, camere da letto, non illuderemmo la gente che le comuni mascherine proteggono. Domando!

 

Ho condiviso l’ideazione dei mezzi telefonici i quali ci avvertono che la persona con cui parlo, che avvicino è o meno infettata, una grande soluzione, sei in autobus, un messaggio ti avverte, il tuo vicino è una persona malata, scappa. Ma sembra davvero che un potere maligno covi problemi. Mi viene detto che se una forza politica volesse dominare la società, venendo in possesso del tuo telefono potrebbe rendere te un cittadino sospetto, se dai fastidio al Potere, e ti troveresti quarantenato, o peggio. In questo scenario di orrori reali o supposti, con case farmaceutiche che impedirebbero la salute, poteri politici che ti rendono nemico della salute pubblica, mi viene indicato il programma accertato di Stati che progettano di costringere la popolazione a stare in casa per lungo tempo rendendola povera e incapace di agire. Mi conforta che noi siamo liberi e in colma attività fuori casa.

 

Ormai è fin troppo evidente, vi è un apparato potentissimo “buropoliticomagistrativopoliziesco”, il quale vuole la morte dell’imprenditoria, della mentalità imprenditoriale. Non vuole che esista una società civile autonoma dalla politica, vuole che la società civile dipenda dallo Stato nei punti nevralgici, salute ed economia. Farà di tutto per distruggere l’imprenditoria delle piccole e medie imprese, ma anche le grandi imprese devono dipendere dallo Stato. Il prolungamento nel tempo delle riaperture non è dovuto a motivi di cautele sanitarie, il distanziamento sociale, unico ritrovato di salvezza, favorito dalle aperture caute, dicono, non servirà se nel frattempo nulla si fa per salvare le imprese! Se non si salvano le imprese che cerve prolungare il tempo? Salviamo la salute? Ma la salute in un paese rovinato significa salvare le macerie. In ogni caso, bene, aperture caute.  Che si fa per salvare le imprese? Siamo al capolavoro del nichilismo, la doppia morte, della salute e delle imprese, della salute perché affidarsi a mascherine inutili e al distanziamento sociale è restare al passo del passato; delle imprese perché prestare a debito a imprenditori che non lavorano è fallimento certo. Occorreva mediamente una vasta manovra  per sovvenzionare il periodo di stasi, questo agire a pezzi, tenendo in sospeso la carota, questo dare ma rendere difficile prendere, questo promettere a fondo perduto e largire a credito, queste banche che hanno addirittura timore che lo Stato non onori la garanzia e vogliono essere a loro volta garantiti dalla bancarotta(||||), queste mascherine prodotte in Italia, abbassate di prezzo con intervento statale, per il che le imprese italiane non continueranno a produrle, nel mentre arrivano le mascherine cinesi…

 

A questo punto la questione è meramente politica, i partiti di governo devono decidere se vogliono la rovina del Paese. Non fingano di essere cauti per la tutela della salute. Dicano, con ogni cautela per la salite, come salveranno l’economia!  Al modo odierno sarà un disastro. Con tutto il riguardo per il genio imprenditoriale italiano. C’è qualche forza politica oggi al Governo che ha il coraggio di eliminare questo Governo, anche adesso, anche nella pandemia? Gli inglesi hanno cambiato Premier con i tedeschi sul collo Sarà benemerito delle future generazioni e delle presenti. Se c’è, osi. E non tema di consegnare il Paese alle destre, lo consegna all’Italia. Quando il repubblicanesimo Giuseppe Garibaldi comprese che il Conte di Cavour e Vittorio Emanuele II servivano all’unità d’Italia più dell’indomabile Mazzini giovò all’odiata Monarchia. Questi sono uomini, questa è politica Gli anticomunisti inglesi si sono alleati con gli antibritannici comunisti russi, questa è politica. Combattere il nemico maggiore. Oggi il nemico comune maggiore è l’apparato  “buropoliticogiudiziapoliziesco” antimpreditoriale. Assistere al tracollo delle imprese cui molti hanno dato la vita… Basta.

Author: Cris

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