a cura di Cris Hars
Messico e nuvole cantava Enzo Janacci, erano gli anni ’70 e il famoso brano scritto da Paolo Conte, Vito Pallavicini e Michele Virano divenne subito famoso, un tormentone solo che oggi, grazie al nostro contributo a rovinare il clima con il riscaldamento globale ci potremmo aggiungere anche la grandine e subito ecco che il cielo ha provveduto.
Senza urlare all’Apocalisse, gli effetti del Gobal Warming si fanno sentire un po’ ovunque sul nostro pianeta, senza scomodare la piccola Greta Thumber e il suo popolo giovane di seguaci che come un temporale primaverile hanno lasciato il campo ad un’estate rovente, almeno qui alle nostre latitudini perchè altrove, è il caso del Messico, qualcosa di grosso è piovuto dal cielo il 30 Giugno.
Una grandinata violenta si è abbattuta alle prime luce dell’alba quando un temporale incredibile ha generato la caduta di quasi un metro di ghiaccio in alcune città, provare per credere.
fonte MeteoLive.it
“Una grandinata senza precedenti si è abbattuta in Messico nella mattinata di oggi, 30 giugno 2019, attorno all’alba. Tra le aree maggiormente colpite le città di Guadalajara e Tlaquepaque, colpite in pieno da uno dei fenomeni meteorologici più clamorosi avvenuti nel Paese.
L’area è stata colpita da un temporale molto violento che ha innescato una grandinata duratura e soprattutto estremamente intensa con chicchi di piccole/medio dimensioni. La grandinata è stata talmente intensa e persistente che ha accumulato al suolo, su vaste aree, quantità a dir poco impressionanti di ghiaccio.
Per alcune strade di Tlaquepaque l’accumulo di grandine ha superato addirittura 1 metro di altezza. Veri e propri muri di ghiaccio si sono eretti in poco più di un’ora su strade, giardini, campagne. La grandine è entrata anche nelle abitazioni, nei negozi, sommergendo i piani terra. In tilt le fognature e le tubature, stracolme di grandine. Le immagini che vi mostriamo, scattate tra Guadalajara e Tlaquepaque, mostrano uno scenario apocalittico.”