L’ESTATE STA FINENDO, L’ITALIA SE NE VA …

di Claudio Tedeschi– Direttore de Il Borghese, dall’ultimo numero Luglio/Agosto con l’augurio di rivederci a presto, subito dopo…l’Estate.

 

Ci sembra una descrizione, una fotografia di un panorama apocalittico, quello dello scenario italiano alla luce, o ombra, a seconda di come si vedano le cose, dei fatti che ci stanno accompagnando attraverso questa bollente Estate; e allora: “e state” o “re- state” in mutande italiani, italiani senza lavoro, senza diritti, senza casa, senza tutele, senza fiducia, senza garanzie nè salute, un popolo allo sbando, in balia non tanto delle onde quanto più delle ondate di che sbalestrano un paese alla deriva. Così ci sentiamo di presentare l’editoriale del Direttore de Il Borghese, Claudio Tedeschi, che apre così al numero di Luglio/Agosto, quello che segna una meritata pausa prima di tornare a Settembre a monitorare la situazione, sempre più ingarbugliata sempre più evidente nel tentativo di smantellamento dell’intero paese da parte di chi ne tiene le redini.

 

 

 

La sceneggiata andata in onda in Parlamento, oltre a confermare l’esistenza di un patto di desistenza (o collaborazionismo) tra Berlusconi e Conte, ha mostrato che la Destra «è nuda».

La Meloni viene osannata, lo stesso Travaglio con i dovuti distinguo, la esalta per dare addosso a Salvini, ma la verità è che se anche la Meloni arrivasse a guidare la destra (?) italiana, mai potrà governare. Non tanto per la mancanza di elementi capaci, quanto per il muro di gomma che la burocrazia nostrana ed europea innalzerebbe per bloccarla.

Quello che dobbiamo capire è che in Italia, nessuna destra, populista o meno, liberale o meno, cattolica o meno, potrà governare senza avere l’appoggio dei «poteri forti» e dei dirigenti di Stato.

Considerato questo, occorre che la destra capisca che la sua natura, in questo momento storico, è quella di guardiano della Nazione, di controllore dell’operato del governo.

Occorre tornare alla politica di Almirante, che pur avendo molti difetti, era un animale politico e sapeva che era meglio essere il primo partito all’opposizione che l’ultimo al governo.

Questo lo sanno benissimo i grillini, che entrati in parlamento per «aprirlo come una scatola di tonno» stanno facendo la fine dei «pesci in barile», perdendo ogni giorno voti a livello sia locale sia nazionale.

La Meloni guadagna consensi non perché brava, ma perché Salvini è un «quaquaraqua» a livello politico, e quindi i voti della Lega in parte si spostano a FdI, ma anche restano alla finestra.

La condotta di Conte, ufficializzata da Mattarella, sempre più un don Abbondio, punta a bloccare il Paese per evitare le elezioni che porterebbero direttamente alla crisi di governo.

Mentre i soldi, che servivano ieri, arriveranno fra sei/sette mesi, se saremo bravi (secondo il giudizio di Bruxelles), l’Italia si trascina verso un autunno bollente, ma anche tragico, con licenziamenti e fallimenti, una scuola sempre più in mano alle «creature» grilline, non incapaci di governare ma completamente ignoranti di cosa sia l’arte della politica. Si può dire che tutti i grillini sono braccia strappate alla terra …

In queste ultime ore, le notizie ci hanno riportato alla memoria una scena del film «Zivago». Mentre Zivago strappa la legna dallo steccato, il fratellastro, ufficiale della polizia bolscevica, lo osserva e dentro di sé commenta: «Dissi a me stesso che non era dignitoso arrestare un uomo perché rubava un po’ di legna, ma nessun ordine del partito poteva ledere la dignità personale ed il partito aveva ragione. Un uomo disperato per un po’ legna era patetico, 5 milioni di uomini disperati per un po’ legna avrebbero demolito una città».

Ecco la verità. Il partito (il governo Conte) nega che esista una situazione tragica, che lede la dignità degli italiani. Eppure la disperazione, patetica in un singolo, può essere «rivoluzionaria» in milioni di disperati.

Fame, niente lavoro, scuola allo sbando, le case pignorate … cosa serve di più per far crollare il castello di menzogne che ci è stato propinato da un governo illegittimo e da una classe politica che in questi mesi mai ha rinunciato al proprio stipendio in favore di una famiglia italiana?

 

Author: Cris

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