DIARIO DELLA RISORGENZA INVISIBILE E DELLA BUROPOLITICA VISIBILE
di Antonio Saccà
Quando si aprì questo inutile convegno degli Stati Generali credo che qualche esponente politico straniero dell’Unione Europea dichiarò che è fondamentale per l’Italia il mutamento del sistema giudiziario. Ovviamente riguardava la rapidità delle sentenze che come sappiamo in Italia sono estremamente lunghe paralizzando l’attività economica. Ma non si tratta soltanto delle lungaggini. Stanno emergendo in maniera esplosiva, certo con ripercussioni all’estero, evenienze giudiziarie di cui voglio parlare. Mi sono interessato dei grandi problemi, salute, economia, ambiente, tecnologia, ma vi è la vita di tutti giorni che non è meno importante, sarebbe erroneo trascurarla, si possono verificare inciampi che determinano conseguenze su fenomeni maggiori. Mi riferisco, appunto, al sistema giudiziario. E scendiamo a livello della cronaca, un esempio recente connesso al Virus. Sono stati giustamente messi in sicurezza, diciamo, degli imprigionati. Non è secondo giustizia che un individuo condannato per qualsiasi ragione corra il rischio di essere infettato. Fosse così la questione, tutti, proprio tutti i carcerati dovrebbero essere messi in sicurezza! Mi pare che vi siano sessantamila imprigionati, mettere in sicurezza tante persone è impresa irrealizzabile. Che fa lo Stato italiano? Compie una scelta stupefacente che non fosse accaduta, sarebbe addirittura inimmaginabile. Tutela la salute dei più efferati delinquenti! Ripeto: mette in salvo, tutela i maggiori delinquenti, giudicati tali dallo Stato che ora li tutela! Perché non tutelare ciascuno e tutti, anche il più disgraziato dei ladruncoli!? Se la salute è un dovere verso tutti bisogna concederlo a tutti. Inviare agli arresti domiciliari anche il ladruncolo. No Solo i grandi delinquenti! Con quale logica non si riesce a comprendere. Dispute giornalistiche e televisive. Mozioni in Parlamento. Ma la faccenda è semplice: perché tutelare quegli uomini e non gli altri, perché non tutti, perché non tutti agli arresti domiciliari! Che ragione c’è a trasferire a casa, agli arresti domiciliari, un assassino pluriomicida facente parte di bande criminali e non il comune delinquente? Privilegiare i peggiori perché sono pochi? Sono pochi ma delinquentissimi. Mi pare un privilegio stravolto, il privilegio appartiene al peggior delinquente. Qualche dubbio all’estero lo deve suscitare oltre a suscitarlo da noi.
Veniamo ad un’altra questione, non meno incredibile ossia non credibile. Un magistrato dal ruolo importante viene scoperto nell’aver ricevuto del denaro, mi sembra, e ad avere tramato per delle cariche nella carriera, bloccarle o aiutarle, per non avere o per aver rilevato i legami della magistratura con la politica… Il magistrato viene accusato, espulso e subirà dei processi. Perfetto. No. L’assurdo della faccenda è che questo magistrato mai agisce a titolo personale (non so con riguardo al denaro) parla a titolo di “corrente”, quindi non coinvolge sé stesso soltanto ma coinvolge la “corrente”, egli ne è rappresentante non unico agente. Se bisogna processare bisogna processare la “corrente”. Ma come, ricorrono a tale magistrato per essere assegnati, prevalere, sconfiggere e viene accusato esclusivamente chi aiuta o non aiuta! Un imprenditore straniero o nazionale, investe il lavoro di una vita e non deve salvarsi dalle varie organizzazioni criminali ma addirittura dai magistrati. Immaginate che degli imprenditori siano in connessione con dei magistrati di una “corrente” e vogliono rovinare altri imprenditori magari di avverse idee politiche, un processo non lo eviteranno. Insomma non basta difendersi dai criminali occorre difendersi dalla giustizia?
Possiamo, dobbiamo parlare di questioni strepitose, di tecnologie che distruggono l’individuo, di sostituzione del lavoro umano con i robot, di vaccini devastanti, di 5G…Ma esiste anche l’immediato, la rovina sotto i passi, gli alberghi romani, principeschi, in (s)vendita, la sottomissione dei consumi, i bar, i ristoranti eclissati, un’economia che non fiata, nessun impeto di rinascenza, non un popolo in azione ma l’inazione di un popolo oppresso da vincoli, terrori epidemici, fantasmi virali, casse integrazioni su casse integrazioni come se l’uomo fosse nato per non lavorare….L’ultimo reddito a fondo perso dopo quello a fondo perso lo ricordate? Come? Ne hanno inventato altri? Un reddito per i morti? Ho perso il conto. Invece di lavoro, reddito. L’Italia è una Repubblica fondata sulla disoccupazione. Con reddito.
Milioni di persone che vogliono vivere nella buona legalità; milioni di persone laboriose che vogliono lavorare; poche migliaia di incapaci, affaristi, combriccolati, amici del Virus, i quali che paralizzano la società. Ed il più bel Paese di questo mondo reso un accattone che non riceve neanche elemosine! Ma fa debiti, fa debiti…..