introduzione di Cristian Arni
Non v’è bisogno di parole ulteriore a quelle qui sotto pubblicate a firma di Antonio Saccà, pure mi sembra opportuno spendere poche, ma esaustive righe, per allacciare tra loro i punti che il Prof. Saccà tocca in questo suo articolo ineffabile: la disoccupazione, le vacanze rovinate, la crisi economica degli albergatori che ne segue, il giuoco del calcio e poi questa volontà, o nolontà di un sistema sul quale le ripercussioni di questo virus, il SarsCov2, sta portando, un po’ in- visibilmente, questo agente (segreto?) patogeno tiene sotto smacco il genere umano. E allora noi ricuciamo gli strappi di questa Italia “ammalata” con un arcobaleno dopo un temporale estivo, che abbraccia Genova e il nuovo ponte, quello in cui persero la vita 43 persone che passavano di là; all’epoca non fu colpa del Covid- 19. In tutto questo Saccà ci parla di un votante occulto: chi sarà?
di Antonio Saccà
La sera e parte della notte di domenica le ho esaurite vedendo il gioco del calcio e discussioni sul calcio. È una materia che interessa molti estremamente. Abilità, invenzione, rapidità di riflessi, taluni giocatori devono possedere un fortissimo controllo dei nervi, una fortissima concentrazione, uno stato fisico sanissimo, resistente, si muovono da un lato, mutano di netto, sbilanciano l’avversario, si impossessano del pallone con veemenza, lo insinuano fra le gambe dei giocatori rivali, colgono il punto giusto per fare rete, spiazzano i portieri, saltano e colpiscono di testa che sembrano atleti di asta, cadono a terra da morti e si alzano poco dopo, corrono con il pallone allacciato alla scarpa… insomma ho visto il calcio a lungo, il che mi accade rarissimamente, non avendo nessuna squadra per “tifare” dopo il Torino quando ero piccolo, rimasto nell’anima della mente per sempre. Perché ho perduto del tempo, anzi: ho “voluto” perdere tempo? Perché non avendo voglia di leggere o di scrivere mi sembrava ancora peggiore l’uso del tempo dedicandolo alla politica, alla pandemia, ed alla pantomima che ne sorge. Mai tanto si è discusso di un argomento del quale al presente abbiamo pochissimi effetti distruttivi, almeno da noi, ed invece sembrerebbe che siamo allo scalino ultimo della fine del mondo. Non è concepibile che si abbia una crisi economica come l’abbiamo noi e altri paesi, intendiamoci, se in fondo, almeno in Europa, la malattia è pressoché esaurita. O, almeno, che possa ritornare e che possa diffondersi come nei mesi passati non è verosimile, mi sembra inconcepibile. Qualche farmaco lo abbiamo, anche definizione della malattia. Perché questo incubo se è una malattia curabile? Se c’è qualche mistero oltre quel che sappiamo, lo manifestino altrimenti siamo esposti a ipotesi fantasiose, credo che lo siano, ad esempio che esistano onde elettromagnetiche, che le onde elettromagnetiche intervengono sui metalli dovuti ai vaccini che abbiamo fatto e sono sensibili alle onde elettromagnetiche, sicché non esisterebbe il Virus ma esisterebbero le relazioni delle onde elettromagnetiche con i metalli che ci attraversano. Taluni sostengono che il Virus è guidato, animato da chi lo dirige. Taluno dice che si tratta di condizioni ambientali, polveri sottili, aria stagnante, inconsistente sanità, concentrazione industriale, abitativa… Sia che sia, dobbiamo lavorare con le protezioni oggi esistenti. Dobbiamo, proprio è necessario lavorare, tutti e tanto. A meno che non si “voglia” la disoccupazione. In Italia sussistono possibilità di lavori già finanziati, eseguibili, per quale ragione non attivarli? Ecco il sospetto. Come supporre che attiveremo futuri lavori quando non attiviamo quelli che già sono stanziati? Si teme il contagio? Si teme l’immissione della malavita? Ma il contagio si deve evitare con misure appropriate non rinunciando al lavoro o rendendolo sminuito, arduo, impossibile. E dico esplicitamente: se noi fossimo in piena attività, scatenati imprenditorialmente, ponti, scuole, strade, trasporti etc. nessuno dubiterebbe delle buone intenzioni del Governo ma se addirittura non facciamo quel che potremmo fare, e dovremmo, chi riesce a credere alle operose intenzioni del Governo per il futuro? Ed allora, vi è una strategia di fallimento? Non dite che è il Virus ad ostacolare. Abbiamo prodotto in piena guerra! Né dite che non apriamo i cantieri per timore che entri la malavita. Fosse così non potremmo aprire i cantieri neanche quando riceveremo il denaro europeo! Ricordo piccolissimo gli ultimi anni di guerra, il rischio di essere polverizzati, letteralmente, altro che farmaci e contagi, polvere, terriccio e carne a pezzi. Eppure, attualmente, milioni di contagi, crollo economico quasi ovunque, disoccupazione. Il morbo c’è. O ci sono gli effetti del morbo. Vero. Significa che molti paesi non sono pronti a difendersi da una contaminazione, altri vogliono la contaminazione, altri la subiscono, e forse qualcuno la manovra. Che fare? Fare! Non abbiamo alternativa: fare con…cura. Ma una… cura che non uccida il fare.
Un Ministro della Salute ha rovinato le vacanze di molte migliaia di cittadini creando problemi agli alberghi, ai viaggiatori perché non si era coordinato con il Ministro dei Trasporti! Che razza di Governo! Ed anche, tanto rumore per la salute e gli stranieri i quali non hanno rassicurante stato di salute girovagano per l’Italia! Come ho scritto tante volte la società deve prendere in pugno e agire, i lavoratori devono fare impresa, gli imprenditori fare unione con i lavoratori, stabilire la permuta sociale, lo scambio di attività, si valorizzi la vendita online, autoccupazione, imprenditori di sé stessi, protesta civile per imporre grandi lavori. Se aspettiamo che sia questo Governo ad attivare l’economia periremo di cassa disintegrazione.
Il Ponte San Giorgio, ecco di che sono capaci gli italiani liberi di fare.
Tra giorni, settimane sulla Lega si darà l’assalto giudiziario, ora indagano su cifre occultate. Niente di nuovo. C’è un elettore segreto in Italia, la Magistratura.