Il virus della discordia sociale tra: pensioni, disoccupati, produttività in crisi

 

DIARIO DELLA PESTE E DI PICCOLE PESTI

 

 

Cerchiamo di guardare il futuro, non un futuro allontanato, il domani, persino il presente che contiene prospettiva del futuro. La crisi sarà totale ma con effetti variati. Se non vi sarà un cambiamento di moneta chi possiede contante acquisterà a prezzi dimezzati perché molti svenderanno per sopravvivere. Abitazioni, gioielli, ristoranti, alberghi, sarà un cataclisma…Il ceto medio imprenditoriale non reggerà a lungo, e il dare a credito da parte dello Stato accentuerà la crisi, assommerà debito a debito, bisognerebbe dare a fondo perduto come nel famigerato reddito di cittadinanza, è assurdo che sia dato a fondo perduto per il reddito di cittadinanza e non per i piccoli imprenditori, per gli imprenditori! I lavoratori in nero non sono presi in considerazione, assommano a milioni, per loro sarà un inferno sopravvivere. Non sono certo che non verranno ritoccate pensioni, stipendi, conti in banca, non ne sono minimamente convinto. Se il debito pubblico si ingigantirà all’estremo misure del genere saranno obbligate o ci obbligheranno ad assumerle. La disoccupazione esploderà, una esplosione effettiva, con rischio di violenze sulla proprietà altrui, la gente disperata oltrepasserà ogni legge. Se vi sarà una ripresa del morbo la situazione diverrà incontrollabile. La combinazione tra disoccupazione e difficoltà di lavorare a causa del morbo stabilirà una tenaglia “strangolativa”. Ovviamente i pensionati con basse pensioni sono tra i disgraziati. Molti si avvantaggeranno della crisi: gli usurai, la malavita che acquisterà alberghi, case, ristoranti, i gestori di apparecchiature elettroniche, i venditori di sanitari, i supermercati, i medici, gli infermieri, coloro, dicevo, che dispongono di contante, le case farmaceutiche, tanto per esemplificare genericamente…Al dunque, vi sarà disoccupazione e fallimenti , sottoproletario, proletario, piccole e medie imprese  verranno falcidiati, altri del ceto medio, pensionati, impiegati subiranno perdita di potere di acquisto perché verranno attenuati stipendi e pensioni, ne sono convinto. I grandi grippi industriali, produttivi si stringeranno per vivere e dominare, fosse utile niente da dire. Sarà incrementata l’attività telematica, robotica, intelligenza artificiale, la docenza via telematica, crolleranno le automobili, il turismo, bar, ristoranti… Tutto questo marasma se il Virus continua ma non sovrasta, in quest’ultimo caso non immagino neanche la situazione. In linea di massima si potrebbe verificare una rapida proletarizzazione del certo medio, già in atto, ma incrementato dal Virus, ed un vastissimo sottoproletariato che lavorerebbe a bassissimo costo, sicché nel lungo periodo permetterebbe la ripresa dell’attività imprenditoriale e la concorrenzialità delle nostre merci. E’ un punto da non trascurare, sarebbe rendere attuativo il modello cinese, bassi salari, alta produttività, molto lavoro…E morte agli anziani. Un darwinismo sociale innestato nell’evento virale. Attenzione: la teoria dell’immunità di gregge, i deboli muoiono, i forti vivono è tutt’altro che scomparsa, ed in parte si sta attuando, non è un caso che muoiono gli anziani e che il maggior numero di morti sia accaduto per aver chiuso in casa la gente! Non è un caso! O è un errore criminale o è criminalità voluta. Un giorno si capirà la direzione che si è data e si continuerà a dare a questa pandemia.

Ma vi sono altre ipotesi. La fondamentale è che quella che sostenga l’impresa di lavoratori, l’anti darwinismo sociale: se la selezione evolverà il debole, il debole si unisca e si renda forte. L’anti carità, giacché la carità un modo subdolo per farti restare debole ed in cerca di pietà! Imprese di lavoratori. Molto lavoro, alta produttività, pressi competitivi, remunerazione quanto basta per vivere, investimento per far vivere anche l’impresa. Sarà la via di uscita. I lavoratori che si auto occupano. Spero che capiscano. Ormai non hanno protezione, e le forme protettive non bastano nel lungo periodo. Secondo: scatenamento dell’imprenditoriali, cantieri come nel dopoguerra, e che i “buromagitrati” polizieschi si quietino, meglio qualche sgarro alla legge purché si produca che una legge per morire. Per dirla con San Paolo, superare la legge mediante la fede(nell’imprenditorialità). Se la politica non ci rovina tentando di impoverirci per renderci questuanti, noi, il più bel Paese del Mondo, il Museo dell’Universo, risorgeremo. La società civile è pronta, è la politica paraplegica, e queste ordinanze continue tentano di arrestarne la vitalità. Ci siamo liberati del nazismo e del comunismo, e non ci liberiamo di…

Durante la Rivoluzione Francese vi fu un periodo nel quale dominò la cosiddetta legge de del sospetto, chiunque poteva denunciare altri ritenendoli sopportabili, bastava un sospetto ed il sospettato veniva accusato, processato e poiché il sospetto valeva come prova, essendo la società paranoicale, condannato. Il mio timore è che con la riapertura noi perverremo ad una condizione di Leggi del sospetto: colui non indossa la mascherina, quello tossisce, quello sta troppo vicino a quell’altro, costui fa la spesa lontano da casa, colei porta il cane sei volte al giorno costui, quel vecchio osa stare al balcone! Se la politica si prepara a dare man forte ai controlli chi mescola la situazione rendendola “quazzabugliosa” sono gli scienziati. Ad esempio: se il Virus contamina anche gli occhi a che servono mascherine che non difendono gli occhi? Se le mascherine difendo dalla contaminazione del malato perché farla indossare al sano? Se le mascherine difendono da chi è infetto perché mi devo distanziare di un metro e mezzo? In ultimo, se le mascherine servo perché non potenziarle efficacemente invece di tendere al distanziamento sociale che sconvolge la logistica, farà chiudere ristoranti, bar, alberghi sconvolgerà i trasporti, e se il Virus sarà sconfitto diverrà un mutamento inutile? Un conoscente usa la maschera antigas, in America si ipotizzano tute spaziali. Insomma, protezione non cataclismi.

 

Credo che pure ai non fedeli dispiace quanto accaduto nella Chiesa Cattolica, il Pontefice, rappresentante legalizzato di Dio, si rivolga al Padre Dio, in solennissima, ufficialissima appariscenza nella deserta Piazza di San Pietro, la Piazza del Padre, lo prega, lo invoca, Gli chiede soccorso per la desolata umanità, e Dio non risponde? Deve essere terribile per un credente, anche se il credente è tale perché crede in Dio al di là di ogni dubbio, la fede è così fatta. Ma è la prima volta che universalmente si è avuta questa separazione tra Chiesa e Dio. Se l’uomo è solo, aiuti se stesso! Grandi opere, lavoratore imprenditore, qualche protezione meglio elaborata. Un ballo in maschera?

Author: Cris

1 thought on “Il virus della discordia sociale tra: pensioni, disoccupati, produttività in crisi

  1. Ineccepibili sia la sintesi che i suggetimenti per il dopo virus.
    Pericle Bellofatto

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