a cura di Cristian Arni
Una regina, due paesi: l’Italia e la Bulgaria, una Storia di amore nel cuore della Mitteleuropa, immersa nelle atmosfere di un tempo quasi mitico.

Ieri pomeriggio e’ stato presentato il romanzo di Isabel Rusinova “La regina delle rose” pp. 131 Curcio editore 2018; il racconto è la vicenda di una donna dal temperamento forte e coraggioso, Giovanna di Savoia, quarta figlia dell’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele III, sposata con lo Zar di Bulgaria Boris III.
Non è la prima volta che la nota autrice, che vanta una carriera di attrice e persona dello spettacolo dal forte impegno in teatro e al cinema, si cimenta con la scrittura; forte della sua esperienza che segue la linea già sviluppata con altri lavori teatrali la Russinova racconta, in un bucolico paesaggio toscano, il primo incontro tra i due futuri sposi.
L’amore, come spesso accade nella storia letteraria, è ancora una volta protagonista reale di ostacoli imposti da diversità culturali e religiose; nonostante il forte contrasto della corte bulgara l’allora Nunzio apostolico nella capitale bulgara, Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, appoggiò caldamente i due innamorati.
La Russinova ha compiuto una ricostruzione attenta alle fonti storiche, con una precisa analisi della documentazione ha ricostruito nel panorama turbolento dell’ Europa che attraversa i fatti che vanno dal 1927 al 1943; un’Europa di intrighi internazionali, l’avvento del regime nazista, lo sfondo del Secondo conflitto Mondiale e l’ascesa e conquista comunista della Bulgaria da parte del regime sovietico.

In questo clima tempestoso e incerto lo Zar Boris si dice morto per avvelenamento nel corso di una visita diplomatica in Russia; da quel momento Giovanna lasciò Sofia per raggiungere la famiglia in Portogallo.
Isabel Russinova ci parla del libro con grande partecipazione facendo udire agli ospiti presenti parole incantate di un racconto materno a cui è dedicato il romanzo; la sua Bulgaria è terra quasi magica, tra gli incanti delle fitte foreste del Nord e il clima desertico del Sud, ci presenta un paese dai forti contrasti, ricco di fascino e Storia ma anche di grandi passioni e sentimenti, come evoca anche l’immagine di copertina del libro che raffigura la Marteniza, evocazione primaverile di buon auspicio, le cui origini risalgono al doppio significato del Dio Marte; oggi invece, sempre dal racconto di Isabel Rusinova, la Marteniza è dedicata a Baba Marta, figura mitica che segna il passo tra la fine della stagione fredda e nevosa e l’arrivo della bella stagione, in cui tutto fiorisce e sboccia a nuova vita.
La presentazione del libro è avvenuta alla presenza dell’Ambasciatore Alberto Schepisi, il Minster Plenipotentiary Pier Francesco Zazo e del Presidente della Camera di Commercio Italiana in Bulgaria Mario Montecchi.