Fotografia: arriva all’Isola Tiberina la Mostra, “Non luogo”

a cura di Cristian Arni

Da sempre l’uomo ha cercato di imitare, di riprodurre ciò che vede; tra le diverse forme di espressione che si sono sviluppate nell’arco della sua evoluzione antropologica ve n’è sicuramente, dai suoi albori ad oggi, ha conosciuto uno sviluppo, è il caso proprio di usare un termine caro al gergo della “vecchia” stampa fotografica analogica, incredibile, appunto il linguaggio della Fotografia, che deriva dal greco “fos” luce e “grafè” grafia, da cui scrittura di luce, quindi fotografia. Ben lungi dai Greci la possibilità di scattare istantanee con le polaroid, le reflex, le mirrorless o di scattarsi un selfi con lo smartphone, ma nel 1802, uno scienziato britannico, Thomas Wedgwood fece i primi esperimenti con il nitrato, che poi troverà largo uso nella tecnica fotografica, per riprodurre grosso modo delle immagini di oggetti, siamo all’alba della camera oscura, timidi risultati, empirici certo ma non meno concreti o validi ai fini di quello che sarà lo sviluppo successivo della tecnica fotografica, che per convenzione la si fa nascere ad un altro personaggio, un ricercatore e fotografo francese, Joseph Nicephore Niepce che porterà ricerche più complesse e concrete relativamente la camera oscura. Ecco, da quel momento in poi il mondo, la realtà e la sua percezione non saranno più gli stessi; immaginiamo lo stupore, le emozioni che quelle persone avranno provato di fronte a quelle che prima dovevano apparire un po’ come a noi oggi, il superamento dei confini e dei limiti dell’allora tecnologia, naturalmente con tutti i distinguo del caso e del tempo, s’intende. La nostra mente, forse, è diventata più…”smart”, per usare un anglicismo, più scaltra nell’adattarsi agli spostamenti in avanti della tecnologia che è in continua e rapida evoluzione. Tutto questo preambolo, speriamo gradevole e peraltro insufficiente a colmare in poche righe un sunto storiografico della fotografia e delle sue tecniche di sviluppo, è meramente per parlarvi di una mostra, come si evince dal titolo di questo articolo, che approda, possiamo dirlo senza reticenze, all’Isola Tiberina, e allora andiamo a vedere di cosa si tratta: 

Sette fotografi si confrontano con spazi urbani e architettonici di transito quotidiano, parchi tematici e aree verdi.

Dal 8 al 14 luglio approda a L’isola della Fotografia

L’evento estivo dell’associazione Roma Fotografia – nell’ambito de L’isola del Cinema all’isola Tiberina – che ha attirato tantissimi visitatori e turisti con mostre, dibattiti, workshop e contest, la mostra Non Luogo del circolo
fotografico Phos. Un omaggio al concetto introdotto per la prima volta dall’antropologo francese Marc Augé.

I non luoghi sono tutti quegli spazi non identitari, relazionali o storici, spazi architettonici e urbani di utilizzo transitorio, pubblico
e impersonale quali le stazioni, gli aeroporti, i centri commerciali, i supermercati, i parchi tematici, i parcheggi, le aree verdi.
Luoghi omologati, dunque, indifferenziati, dove l’uomo contemporaneo si muove e vive anche per tempi significativamente lunghi, ma non necessariamente adatti a favorire rapporti durevoli tra gli individui o ad essere comunque espressione di socialità.

Il 13 luglio, inoltre, gli autori, Roberto Bettacchi, Flavia Carbonetti, Ciro Fanigliulo, Franco Folgori, Paolo Folgori, Alma Laratro, Marco Neugebaue, presentano in un incontro il loro lavoro: il desiderio di mettersi in gioco sul tema per rappresentare questi spazi ed il loro rapporto con gli individui che non consentono né la creazione di
identità singole né di relazioni, ma solamente solitudine e similitudine.

Il Circolo Phòs è un collettivo di fotografi che da novembre 2018 si riunisce periodicamente per ideare e realizzare progetti fotografici di gruppo per favorire un costruttivo confronto di idee e sperimentare capacità innovative. Grazie alla partecipazione a L’Isola della Fotografia, Phòs vuole condividere un percorso esperienziale dedicato a tutte quelle aree urbane dove gli individui si incrociano senza stabilire relazioni con un approccio innovativo e interattivo.

Tutte le informazioni su www.roma-fotografia.it

Author: Cris

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