DIARIO DELLA GRANDE PESTE E DI PICCOLE PESTI

Editor e Copywriting Cristian Arni

Vediamo con il “pensiero” odierno, cosa ci riferisce il Prof.Antonio Saccà in merito a questa scellerata “impresa” di contenimento del Virus che ci sta costringendo tutti ad un atto di “resistenza” che potrebbe perdurare ad oltranza; continuare a tenere fermo il paese o dotarsi di dispositivi ed accorgimenti che aiutino la ripresa delle “funzioni vitali” di un Popolo, una Nazione ed un’economia, senza la quale non si va avanti, la gente non lavora, non mangia e poi che fa…muore di fame?! 

 

 

 

 

 

a cura del Prof.Antonio Saccà

post del 31/03/2020

 

Questo rimanere in casa, questo timore di uscire, questa distanza dagli altri, questo non recarsi al lavoro, al bar, non sedersi al ristorante, non entrare in una libreria, non fare una lezione, una conferenza. E non viaggiare, tutto questo è insociale o innaturale in quanto ormai la società è diventata una seconda natura…Non possiamo reggere a lungo, né mentalmente, né come sistema produttivo… E mi ritorna l’ossessione: ma come non concepire qualcosa che ci permetta di vivere anche in presenza del virus! Come si fa a ritenere prolungabile di settimana in settimana questa condizione impropria di vivere! L’uomo è un animale adattabilissimo, affrontiamo i cambiamenti riuscendo a cambiare o adattarsi, appunto, un adattamento prodigioso al nuovo, in tutti i climi, in tutti gli ambienti.

 

MA CON TUTELE APPROPRIATE

 

Tutele: si difende perché si tutela! Oggi l’uomo deve assolutamente deve tutelarsi dal Virus, è l’unica via d’uscita, la reclusione nel tempo è disastrosa, è la sconfitta della scienza, è già fallita anche se non si ha il coraggio di renderlo pubblico. Mettere insieme i sani e i malati ignoti alla rinfusa come nascondendoli dal Virus è stato un disastro contaminatio. Bisognerebbe riconoscere, avere il coraggio di riconoscerlo, è stato un errore storico che potrebbe portare al disastro dell’umanità: dei stemmi produttivi ed esistenziali. La quarantena senza un discrimine tra sani ed infestanti non riconosciuti(asintomatici) è un disastro. Ciò non significa impedire misure di chiusura ma vuol dire che non bastano e talvolta sono rovinose. Come è rovinosa l’attesa del Vaccino, non la ricerca, l’attesa, come se dovessimo aspettare il Vaccino per riprendere la vita sociale! Fino a quando? Bisogna nella maniera più categorica volgere tutte le energie alla difesa dal Virus, non la scomparsa del Virus, non mi stancherò di ripeterlo, è un errore fatale, millenario puntare fondamentalmente sulla quarantena, bisogna puntare sulla.

 

Mascherina codificata in forma protettiva assoluta!

 

Veramente incredibili che a mesi di distanza dallo scoppio della pandemia ancora non siamo forniti di strumenti idonei a tutelarci dalla malattia e ritornare alla vita ed al sociale. Bisogna trovare strumenti protettivi, il resto va benissimo ma bisogna avere strumenti protettivi, questa è la ricerca fondamentale, non sognare la fine del Virus con le quarantena. Il Virus non scomparirà perché noi siamo reclusi! Ma chi si può illudere di un sortilegio tanto stregonesco! Sarebbe questo il grande risultato della quarantena?Non è un’illusione, è un’ingenuità da magia, la magia da contaminazione, antica come il mondo, e che riscopriamo: toccare qualcosa contamina, uccide o salva. Si dice, i cinesi si sono salvati con la quarantena assoluta. Chi lo sa? Qualcuno sa alcunché di vero sui cinesi? Perfino sui morti hanno mentito, pare siano stati decine di migliaia, ne contavano qualche migliaio. Sia chiaro: non dico di far uscire la gente, dico di scovare mezzi che consentano alla gente di uscire protetta! Pare, pare, forse, sembra, che in Italia si decidano a produrre maschere rafforzate.

 

DEVONO ESSERE MASCHERE CHE DIFENDONO DAL VIRUS, MASCHERE A TAL FINE, COSTRUITE COSCIENTEMENTE A TAL FINE, NON “MASCHERE”, MASCHERE IDONEE A TUTELARCI DAL VIRUS.

 

 

Vediamo se finalmente ci si rende conto, A LIVELLO MONDIALE, che occorre tutelarci dal Virus non soltanto “quarantenati” dal Virus! Se abbiamo coscienza dello scopo troveremo i mezzi. Ora navighiamo senza porto.

Inoltre: ma possibile che non vi sia un chiarimento sull’origine di questo Virus, è naturale e come, se di laboratorio, se mista? Sapendone l’origine ne potremmo meglio cercare rimedi, suppongo. Una società delle comunicazioni, che non comunica!

Orribile vedere migliaia e migliaia, milioni di persone scappare tutte insieme, un ammesso, e non si sa dove, senza alcun riparo, e tuttavia la mortalità non eccede come da noi, almeno così dicono, in India, quel popolo assuefatto a condizioni infime digerisce anche i draghi. O che altro antidoto naturale? Esistono popoli, specificità meno o più fragili al Virus, i bambini, le donne? Qualcosa deve esserci perché migliaia e milioni di persone non siano contaminati come da noi. Lo stesso in Africa. A parte l’opinione, ignoro quanto verosimile, che in Africa sarebbero vaccinati dalla polmonite. Stupefacente. Anche il nostro Meridione. O non è giunta la marea? Una concentrazione di morti come in Lombardia è inconsueta. Come mai? Che accadrà negli Stati Uniti? Sono potentissimi ma afferrati nel lato più debole, la Sanità, e non si improvvisa una difesa da un giorno all’altro, i numeri del contagio sono notevoli 300.000, i morti qualche migliaio, poco, tutto sommato, è un enorme Paese …Ma il futuro? Si affidano anch’essi alla quarantena, se si convinceranno che non risolve cambieranno subito. La sorte dell’Occidente dipende dalla tenuta degli Stati Uniti. Altrimenti dominerà la Cina, e anche la Russia. In Europa la Germania ha pochissimi defunti, molti infestati. Sarebbe da capire. Taluni paesi nordici presso che immuni. Come mai? La Spagna perisce, la Francia barcolla, l’Unione Europea non intende spartire il debito in comune, anche se consente operazioni in debito alle singole nazioni.

Non si può andare avanti con le piccole elargizioni dello Stato, da noi! Nel lungo periodo, mesi, intendiamoci, soltanto mesi, la questione della ripresa del sistema produttivo e della vita sociale diverrà una faccenda vitale o mortale. E torna il discorso: senza una protezione non c’è soluzione

Bisogna che si imponga questa consapevolezza, volgere il sistema alla creazione di protezioni, non sperare nella sola quarantena… Sollecitare un prestito dei privati garantito dallo Stato, l’Italia ha grandi risparmi personali, affidare il Paese a personalità stimabili, esperte, d’ampia mente non a distributori di carità, ma a personalità con impeto imprenditoriale, fare del nostro Paese un cantiere, volgere gli stessi operai a fare impresa, lavoratori imprenditori, slancio, mobilitazione, protezione, non stare a casa conigliescamente in attesa della carità di uno Stato che crede i sistemi produttivi una mensa per poveri. PROTEZIONE, VITA, LAVORO.

 

 

Author: Cris

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *