da Presidenza Municipio III
Comunicato Stampa
Dove: Piazza Sempione
Quando: 6 marzo 2021, dalle ore 11:00 alle 12:00
Roma, 5 marzo 2021 – “Il Municipio Roma III-Montesacro aderisce all’iniziativa promossa dalla società civile Un ponte di corpi, per denunciare le continue violenze di cui sono vittime i migranti e contro il respingimento e i campi lungo la rotta Balcanica. Sabato 6 marzo, dalle ore 11:00 alle 12:00, sotto i portici di Piazza Sempione, si terrà un sit-in, nel pieno rispetto delle norme anti-covid. L’idea è porre in essere un ponte ideale per chiedere una reale accoglienza e l’apertura delle frontiere. Le migrazioni non sono un’emergenza bensì un fenomeno strutturale. Serve quindi una politica nazionale precisa che metta la persona al centro, con le sue specificità, le sue caratteristiche e le competenze uniche di cui è portatrice. Quello che accade ai confini è spesso la negazione dei più basilari diritti umani. Non possiamo permetterlo. Per questo ci siamo sentiti molto coinvolti in questa questione e in dovere di accogliere questa istanza” specifica Giovanni Caudo, presidente del III Municipio, in una nota.
In piazza, inoltre, sarà allestita una piccola ma estremamente significativa mostra fotografica, estemporanea, con scatti provenienti proprio dal fronte balcanico, di fotoreporter pluripremiati del calibro di Francesco Pistilli, (vincitore del World Press Photo 2018), Valerio Nicolosi e Danilo Balducci, testimoni oculari di quante accade in queste ore a pochi chilometri da noi. Oltre a Giovanni Caudo e Christian Raimo, assessore alla cultura del III municipio, saranno in piazza portando la propria testimonianza anche Rita Coco – ReCoSol Rete Comuni Solidali; Francesco Portoghese – A buon diritto Onlus e, in collegamento, Matteo Astuti – Socio ASGI, Progetto Medea.
Breve nota a margine dalla redazione di CHPO:
Oltre ad estendere l’invito a partecipare numerosi a questo appuntamento, ci teniamo a sostenere questa iniziativa viste le disumane e severe condizioni di “non vita” che le persone, alias rifugiati, alias profughi, alias migranti, per noi invece date le circostanze: “prigionieri”, stanno sopportando da mesi. Cogliamo spunto per invitarvi inoltre a leggere quanto da noi ripreso e pubblicato a questo link, poichè particolarmente attenti a quanto sta accadendo nel campo profughi bosniaco di Lipa: https://www.chpressoffice.com/inferno-bianco-la-rotta-balcanica-e-il-nuovo-lager-deuropa-lipa-il-campo-della-vergogna/