Ancora nessun messaggio di ripensamento al quotidiano Il Messaggero; collaboratori in mobilitazione

di Cristian Arni

 

Cris Hars founder di CHPO, Hotel Excelsior

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ancora “maretta” nell’editoria italiana, ancora al centro il quotidiano Il Messaggero; i collaboratori sono in stato di agitazione per tutto il fine settimana, dopo il quale ci si avvierà, salvo ripensamenti, alla fatidica data dalla quale entreranno in vigore i nuovi, tanto contestati compensi dei collaboratori. Nel frattempo nessun negoziato, o dialogo si è aperto con i vertici che sono blindati sulle proprie convinzioni.

 

 

 

 

Roma 11/07/2020

L’Azienda ha scritto il 15 giugno una lettera tutti i collaboratori per comunicare le nuove tariffe e ha dato tempo fino al 14 luglio per accettare o andare via. Da 7 a 20 euro (lordi) per le cronache locali, da 13 a 39 euro (lordi) per l’edizione nazionale. Ora “l’Assemblea rinnova l’appello e formale richiesta di ritirare la proposta unilaterale di taglio dei compensi a partire dal 14 luglio; invita i colleghi e le colleghe a non accettare decurtazioni a pezzi già oggi pagati la miseria anche di 7 euro”.

Volendo approfondire il preziario, eccovi serviti:

Si comincia con l’edizione cartacea, cronache locali, dove lavora la casta più bassa (nella visione Messaggero) dei collaboratori. 

Da 900 a 2500 battute, euro 7. 

Da 2500 a 3500 battute euro 15. 

Oltre le 3500 battute, euro 20.

Sotto le 900 battute, euro zero. Ma, viene precisato: sotto le 900 battute “non sono richiesti contributi”.

Passiamo all’edizione cartacea edizione nazionale. 

Da 900 a 2500 battute, euro 13. 

Da 2500 a 3500 battute euro 26. 

Oltre le 3500 battute euro 39. 

Sotto le 900 battute euro zero, ma tali contributi “non sono richiesti”.

Infine, edizione Internet. Riservata ai senza casta, gli “intoccabili”. Qui i compensi diventano ancora più miseri, nonostante tutti dicano che sia lì il futuro.

Allora, un articolo sull’online del Messaggero vale 7 euro. 

Se è corredato da video o fotogallery, 9 euro.

Niente male vero?! Così in questi giorni, dal 10 Luglio all’12 Luglio i collaboratori de Il Messaggero sono in sciopero all’unanimità, essendosi costituiti in Assemblea, con il sostegno dell’FNSI per riuscire a tenere compatto il fronte contro i tagli dei compensi.

Al momento nessuna novità dai piani alti, l’AD, Azzurra Caltagirone, non ha accolto la richiesta di un tavolo di dialogo, non reputando la questione come sindacale.

Intanto prosegue la mobilitazione al noto quotidiano romano dove si è da poco insediato alla guida, l’ex vice direttore Massimo Martinelli che subentra così al dimissionario, Virman Cusenza.

Insomma se la data del 14 Luglio rappresenta una data storica importante, sarà anche il giorno in cui i collaboratori avranno tempo di accogliere le nuove condizioni economiche, che partiranno già il 16 Luglio; a questo punto le ore si susseguiranno convulsamente per vedere come andrà a finire.

L?Ordine dei Giornalisti intano ha fatto sentire il proprio sostegno ai collaboratori. richiamando l’Art.36 della Costituzione, sulla dignità dei giornalisti, l’indipendenza qualità del loro lavoro che nei termini di cui sopra verrebbe compromesso; l’ODG fa inoltre appello alla “Carta di Firenze” ove appunto viene menzionato l’Art.di cui sopra.

Detto questo, nel nostro paese è pieno di atteggiamenti illegali e offensivi per la dignità della categoria, che in molti casi a volte sfiorano la gratuità della propria attività. Noi ci affianchiamo dalla parte della legalità, dignità e rispetto verso chi lavora e merita un compenso per il proprio tempo, impegno e professionalità.

Author: Cris

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *