Addio al Maestro Gianrico Tedeschi

di Cristian Arni

 

Il Teatro, la TV, i Caroselli, Varietà, Commedia Musicale e Teatro di Rivista…

 

 

 

Uno degli ultimi grandi interpreti delle scene ci ha lasciati; una carriera lunghissima costellata di grandi successi.

 

 

 

I grandi classici della prosa, gli sceneggiati TV, il prestigioso Premio UBU, 100 anni di cui 70 anni in scena.

 

Purtroppo tal volta la vita ci riserva brutte sorprese; quelle figure, quasi mitiche, entrate a diritto nell’immaginario collettivo, la TV ha meriti e demeriti, e depositate, sedimentate, nella memoria collettiva di chi, spettatore più attempato e attento, sensibile amatore delle arti sceniche, ha avuto la fortuna di conoscere, più o meno in-direttamente la stagione, anzi: le stagioni del grande Teatro, della TV quella bella, degli sceneggiati, ma anche delle pubblicità, ops, oggi chiamati più prosaicamente e internazionalmente: spot pubblicitari, gingle televisivi, contro il più sopraffino ed evocativo appellativo di: Caroselli TV, veri e propri “short” televisivi, piccole “operette” televisive, gioiellini di ingegno artistico che reclamizzavano prodotti commerciali, tutto all’insegna del “buon gusto”, ormai smarrito.

Gianrico Tedeschi, una vita lunga 100 anni, di cui 70 di carriera artistica, ahinoi si è spento nella sua casa.

Senza volerne fare un ritratto della resistenza antifascista nè vederlo sotto una luce, un profilo politicizzato, pure non possiamo non dare conto del contesto storico e politico in cui il grande interprete ha mosso i suoi primi passi.

In questa sede ci interessa più la carriera artistica, la figura umana, la sua vicenda che lo ha visto, contrario alla Repubblica di Salò, deportato in un campo di concentramento nazista dove ha iniziato la sua carriera scenica.

Fu l’Enrico IV di Luigi Pirandello il battesimo scenico, in quel campo di prigionia ove si esibì il Maestro Tedeschi, campo nel quale incontrò un altro nome destinato a diventare popolare a livello internazionale: Giovannino Guareschi, ma questa è un’altra storia che se avremo occasione, vi racconteremo.

Approdato all’Accademia di Arte Drammatica a Roma dalla quale uscirà con il diploma di Attore delle arti sceniche, Gianrico Tedeschi sarà artisticamente battezzato ufficialmente niente meno che dal M° Giorgio Streheler.

Interprete celebre di teatro di rivista come della commedia musicale che lo vedrà presente nel successo di pubblico firmato dalla premiata ditta: Garinei/GiovanniniMy Fair Lady, non mancherà di avere ruoli più impegnativi nel teatro classico, quello shakespeariano, ricoprì infatti il ruolo di Feste ne La dodicesima notte di William Shakespeare, per la regia di Orazio Costa, con attori veramente ineguagliabile: Giorgio De Lullo, Camillo Pilotto, Salvo Randone, Nino Manfredi, Rossella Falk, Anna Proclemer, al Castello di San Giusto per il Teatro Verdi (Trieste).

Attore di grande versatilità e di peculiare umorismo, fu uno dei protagonisti della prosa televisiva; per citare alcuni titoli:I giocatoriTredici a tavola e La professione della signora Warren.

Non mancarono il varietà come lo spettacolo leggero: spettacolo leggero: nel 1961 affiancò Bice Valori e Lina Volonghi nel varietà di Falqui Eva ed io e nel 1977 partecipò a Bambole, non c’è una lira.

Partecipò ad una delle più importanti stagioni televisive Made in Italy, quella dei grandi sceneggiati Rai, interpretando, tra gli altri, personaggi come Marmteládov in Delitto e castigo (1963), Sorin ne Il gabbiano (1969) e Paolino in Demetrio Pianelli (1963).

Per dieci anni dal 2000 al 2010 porta in scena la piece Le ultime Lune, testo un dall’accento un po’ triste ma molto intenso di Furio Bordon; un successo rinnovato nella prima decade del nuovo millennio, che lo farà conoscere anche ai più giovani. 

Vincitore del prestigioso Oscar del Teatro, il Premio UBU, per una produzione teatrale del Piccolo Teatro di Milano, che lo vide interprete nello spettacolo diretto nel 2011, dal M° Luca Ronconi: la piece, La compagnia degli uomini,  di Edward Bond.

A metà degli anni ’90 il suo successo pubblicitario venne rinnovato e amplificata la sua notorietà alle nuove generazioni, con uno spot televisivo di una nota marca di formaggio spalmabile. In passato fu celebre la pubblicità per una nota marca di caramelle che lo vide protagonista.

Ma la lista di titoli televisivi, teatrali è veramente tanto lunga quanto la sua carriera che è andata avanti ancora fino ad un paio di anni fa.

 

Author: Cris

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