Introduzione, editing e copy Cristian Arni
O il primo ministro Conte si crede Macron, o Macron si dev’essere impossessato di Conte! Al suono de La Marsigliese introduciamo questo articolo che evoca l’Ancien Regime, pur scongiurandolo; il trionfo di Marat si fa sentire con la pletora di contestatori di questa “panzana” degli stati generali convocati dal Premier Fran…Italiano, torna anche il rimedio, la purga adottata allora, la Ghigliottina? L’anticostituzionalità di questa pagliacciata, annienta di fatto la democrazia, e la destra o quel che ne rimane, ma diciamo pure l’opposizione non fa nulla per “riferire” al Popolo sovrano di cosa? Avevano il dovere morale ed etico di essere presenti per fare pressing al “circolo degli eletti” o è più giusto che abbiano lasciato carta bianca a Conte e i Suoi, di agire indisturbati? Intanto impariamo l’inno Francese nel video qui sotto, con testo in lingua originale e traduzione dei concetti cari alle Democrazie, inclusa quella americana, che ha sempre guardato al Vecchio Continente come faro illuminante dei concetti di: Uguaglianza, Fratellanza, Libertà…appunto solo concetti. E allora no, non abbiamo sbagliato tricolore, nell’immagine avremmo voluto quello italiano, ma oggi è così che va, ci vuole quello francese.
DIARIO DELLA RINASCENZA E DELLA BUROPOLITICA
di Antonio Saccà
Oggi 13 giugno si inaugurano gli Stati Generali. “Stati Generali” è una formulazione prerivoluzionaria, il Sovrano convocava a sua volontà i rappresentanti delle varie componenti sociali, il popolo era escluso: Aristocrazia, Alto e Basso Clero, Borghesia. E davano solo parere. Niente a che vedere con i Parlamenti che nacquero contro gli Stati Generali con la Rivoluzione Francese, in Europa continentale. Quindi convocare Stati Generale in epoca parlamentare è incongruente, regressivo. Ammettiamo che siano forme di ascolto, discussione, elaborazione di proposte. Si parlerà di informatizzazione, di Intelligenza artificiale, di Green Economy, di Smart Economy, di Alta Velocità, di Cantieri Aperti, snellimento, semplificazione, sburocratizzazione, Sostenibilità Ambientale, Riforma della Giustizia(?), e quant’altro di risaputo, e risaputo. E risaputo. Era preferibile agire, ma sia. Oggi, in Italia, l’annuncio vale un fatto, non si agisce si dice che cosa verrà fatto. E si dice senza fare. L’Economia Verde, la purificazione dell’ambiente, quale contributo possono ricevere da un Convegno se ne discutiamo da anni? L’ apertura dei cantieri? Da anni in sospeso, per timore di danni ambientali, per sospetti sulla corruzione infiltrata. C’era occorrenza di un Convegno? Informatizzazione, Intelligenza Artificiale, Smart Economy… Sono curiosissimo di conoscere se vi sarà qualcuno che indagherà sulla rovina di posti di lavoro che ne verrà. Avrei indicato altri temi: sull’opportunità di rivedere le misure che regolano l’apertura dei bar, ristoranti, alberghi, spiagge, sale da ballo, negozi, assembramenti, mascherine, guanti, misure assolutamente punitive dell’imprenditorialità. Inutile proporre se abbiamo regole paralizzanti! Che rinascita? Spero esista una ridiscussione delle misure regolative. Qualsiasi progetto, qualsiasi “apertura” di attività con queste regole finisce.
Ci si rende conto che l’informatizzazione, l’intelligenza artificiale colpiscono migliaia e migliaia di posti di lavoro? Che la caduta demografica ci rende un Paese con popolazione sostituita, in balia degli stranieri? Si parlerà di questo? Dei cinesi che continuano a divorare animali selvaggi? Che occorre concepire imprese di lavoratori-imprenditori che spartiscono tra loro il profitto, e lavorano quanto occorre per sostenersi, proprietari dell’impresa, aut occupati? Si proporrà il Baratto Sociale, ossia lo scambio di prestazioni, il professore dà una lezione, il muratore-studente aggiusta la casa, e tutto il resto per ogni attività scambiabile! O l’Impresa Pattizia, un accordo tra capitalista e lavoratori per salvare l’impresa e l’occupazione, agendo su orari, salari, profitto, produttività. C’è qualcuno che ne parlerà. Vocio su economia verde, informatica, intelligenza artificiale, Smart economy ma la faccenda è: quale occupazione? Quanta occupazione? Ogni innovazione va misurata sul metro della occupazione e produttività. Noi possiamo ottenere l’aria più respirabile, ma se abbiamo milioni di disoccupati l’aria sociale è irrespirabile. Né vale la perversa idea che è una ideologia ormai, di scindere l’economia in chi lavora e molti che non lavorano ma ricevono denaro …per non lavorare, lo Stato Carità.
Il vero temi è: quale modalità economica genera maggiore e più sana occupazione. Variare le component: produttività, orari, salari, salute, profitto, e cercare la combinazione con il maggiore vantaggio relativo rispetto al valore assoluto della massima occupazione sana. Agendo senza categorie prestabilite, senza certezze non verificate. Per dire: se l’economia verde è un disastro la si attenui o freni, se l’informatizzazione disumanizza (il lavora da casa) e rende pazzi alla lunga, la si attenui o la si coniughi con il lavoro sociale. Insomma, avere libera mentalità combinatoria delle variabili. Invece si discute su scelte già decise anche se non attuate. Ma per ribadire: il lavoro da casa può sconvolgere la mente, dare per certo che sia la via del futuro è un’ipotesi da valutare nella realizzazione. Invece non ci sarà una problematica ma una direzione già presa. In ogni caso: attenti all’occupazione, è la questione non una questione. Temo che saranno capaci di un capolavoro: disoccupazione da regole antivirali, disoccupazione da modificazione del tipo di economia (verde, informatizzazione, intelligenza artificiale), progetti inconsistenti che l’Unione Europea non approverà, o compromessi, denaro come sussidio senza un piano di produzione e riforme. Sapete perché? Perché questo Governo non vuole l’imprenditorialità, non vuole l’uomo che lavora, l’uomo che fa impresa, entrambi autonomi, liberi. Questo Governo vuole degli impoveriti che hanno bisogno dello Stato (Governo) per ricevere soccorso e fare gli obbedienti. Si rivolge alla parte pigra, delusa, inattiva della società o al velleitarismo ambientalista. L’Unico Progetto di questo Governo è L’Economia della Povertà Soccorsa purché resti Povertà. Ma questo scopo lo attua già, non occorreva un convegno.